Аксиния Михайлова / Aksinia Mihaylova, Вилнюс / Vilnius
Today we are inaugurating a new section, dedicated to the Poetry of the city and the way in which poets see/recall/describe/recreate/invent their own city (or cities they have visited, imagined, loved, as well as cities they have lived in or dreamed of).
If you want to tell us about a city you love (or hate) in verses or short prose, please, submit your work to: redazione@irisnews.net.
Oggi inauguriamo una nuova sezione dedicata alla Poesia della Città e al mondo in cui i poeti vedono/ricordano/descrivono/ricreano/inventano la propria città (o città che hanno visitato, immaginato, amato, città in cui hanno vissuto o di cui hanno sognato).
Se volete raccontarci, in versi o in brevi prose, di una città che amate o odiate, vi invitiamo a proporci le vostre opere scrivendo al seguente indirizzo: redazione@irisnews.net
Aujourd’hui nous inaugurons une nouvelle section consacrée à la poésie de la ville et à la façon dont les poètes voient / rappellent / décrivent / recréent / inventent la ville. Une ville qu’ils ont visitée, imaginée, aimée, ville où ils ont vécu ou qu’ils ont rêvée ).
Si vous voulez nous raconter, en vers ou en brèves proses, d’une ville que vous aimez ou vous haïssez, nous vous invitons à nous proposer votre ouvrages en écrivant à l’adresse suivant: redazione@irisnews.net
La città di Vilnius, capitale della Lituania, si trova alla confluenza dei fiumi Vilnia e Neris, ed è caratterizzata dalla presenza di influssi di molteplici etnie – fra le maggiori ricordiamo lituani, polacchi, russi, bielorussi, tedeschi, ebrei – e dalla convivenza di diverse religioni.
Gediminas (1275-1341) fu Granduca di Lituania a partire dal 1299: nel 1324 riuscì a fare in modo che, per la prima volta, la Lituania venisse riconosciuta a livello internazionale.
Вилнюс
Какво очакваш, чужденецо,
хвърляйки монета за завръщане
във водите на Нерис?
Този град е от страстите,
които можеш да си позволиш
само веднъж в живота.
Корабчето се поклаща,
теглено от ято диви гълъби
и ти е трудно да проумееш,
че Европа има много сърца –
за всеки от любовниците,
които историята ѝ приписва.
Като тях и ти се луташ
между зеления и белия мост,
ловуваш с обектива си камбанарии
и кехлибарени слънца от витрините,
за да топлят зимните ти нощи,
докато се опитваш
да разгадаеш съня на Гедиминас
и мислите ти да намерят покой.
Вилня е жена,
разплискала всички сезони в душата ти,
затова не разбираш песента ѝ:
трудно се влиза в сън, широк шест столетия.
Аксиния Михайлова
(от Разкопчаване на тялото, Жанет 45, 2011)
Vilnius
Qu’est-ce que tu attends, l’étranger,
en jetant une monnaie pour retour
dans les eaux de Neris.
Cette ville est une passion
qu’on ne peut se permettre
qu’une seule fois dans la vie.
Le bateau tangue
tiré par une volée de pigeons sauvages
et tu as peine à comprendre
que l’Europe a plusieurs cœurs
pour chacun des amants
que l’histoire lui attribue.
Comme eux, tu erres
entre le pont vert et le pont blanc,
tu chasses avec ton téléobjectif
des clochers et des soleils d’ambre
dans les vitrines,
pour réchauffer tes longues nuits d’hiver
pendant que tu essaies
de dévoiler le songe de Guediminas
et apaiser tes pensées.
Vilnia est une femme
qui avait bouleversé toutes les saisons dans ton âme.
C’est pourquoi tu ne comprends pas sa chanson.
Il est difficile d’entrer dans un rêve large de six siècles.
Écrit en français par Aksinia Mihaylova. Poème inédit.
Vilnius
Cosa ti aspetti, straniero,
gettando una moneta nelle acque di Neris
per ritornare qui?
Questa città è una di quelle passioni
che puoi permetterti
una sola volta nella vita.
Il battello barcolla
trainato da uno stormo di colombe
e per te è difficile capire
come l’Europa abbia un cuore
per ciascuno degli amanti
che la storia le attribuisce.
Come loro anche tu vaghi
tra il ponte verde e quello bianco
catturi con il tuo obiettivo i campanili
e i soli d’ambra sulle vetrine
per riscaldare le tue notti invernali
mentre tenti
di interpretare il sogno di Gediminas
e i tuoi pensieri cercano pace.
Vilnia è una donna
che agita l’acqua di tutte le stagioni nella tua anima
per questo non capisci il suo canto:
è difficile entrare in un sogno lungo sei secoli.
Traduzione dal bulgaro di Emilia Mirazchiyska e Francesco Tomada
Da Nel delta del mondo, Kolibris 2016.
Aksinia Mihaylova è nata il 13 aprile 1963 nel nord-est della Bulgaria. Dopo il Liceo di lingua francese si è laureata all’Università degli Studi di Sofia “San Clemente di Ocrida”, facoltà di lingue slave. Nel 1990 è la co-fondatrice della rivista letteraria “Ah, Maria” dove collabora anche in prima persona come redattrice. Autrice di sei raccolte di poesia apparse in bulgaro. Considerata una della maggiori poete bulgare, è stata tradotta e pubblicata in 15 lingue. Sue poesie sono presenti in diverse antologie e diverse riviste letterarie cartacee e on line in Francia, Belgio, Canada, USA, Italia, Spagna, Moldavia, Romania, Slovacchia, Serbia, Croazia, Macedonia, Slovenia, Lituania, Lettonia, Turchia, Grecia, Egitto, Cina, Australia e Giappone.
Ha pubblicato i seguenti libri di poesia in Bulgaria: Тревите на съня (Le erbe del sogno) София, Български писател, 1994; Луна в празен вагон (Luna in un vagone vuoto) София: ФБЛ Аквариум Средиземноморие, 2004; Три сезона / Trois Saisons (Tre stagioni), libro bilinguo in bulgaro e francese, издателство ЛЦР, 2005; Най-ниската част на небето (La parte più bassa del cielo) София: ФБЛ, 2008; Разкопчаване на тялото (Sbottonare il corpo). Пловдив, Жанет 45, 2011 (Premio nazionale di poesia Hristo Fotev, 2012 e Premio nazionale di letteratura Miloch Ziapkov, 2012); Смяна на огледалата (Cambio degli specchi). Пловдив, Жанет 45, 2015
È autrice della raccolta di poesia scritta in francese Ciel à perdre (Gallimard, Collection Blanche, 2014; 73° Prix Apoollinaire) e di due raccolte di poesia tradotte e pubblicate in slovacco Domptage, LIC, Bratislava (2007) e in arabo En attendant le vent, Cairo, (2013).
In qualità di traduttrice ha trasposto in bulgaro una trentina di opere. Tra gli autori tradotti si possono menzionare George Battaille, Pierre Bourgeade, Vénus Khoury-Ghata, Liliane Wouters, Guy Goffette, Sylvie Germain, Anise Koltz, Linda Maria Baros, Rose-Marie François, Jean-Claude Villain, Lambert Schlechter, Anne Wiazemsky, Alexis Jenni e altri. Nel 1992 è stata tra i fondatori del movimento Cap à l’Est, che riunisce poeti dell’Europa centrale ed orientale, sotto la direzione del “Théâtre Molière – Maison de la poésie” di Parigi.
È stata curatrice e traduttrice di un’antologia della poesia lettonе, pubblicata in bulgaro (2008) e di un’antologia della poesia lituanа (2007). Ha partecipato a numerosi festival e eventi di poesia e ricevuto svariati premi in Bulgaria e all’estero per le sue poesie e le sue traduzioni tra cui emerge il premio francese Guillaume Apollinaire 2014 per il suo libro scritto in francese Ciel à perdre (Gallimard, 2014).
Membro di PEN club bulgaro, L’Unione dei traduttori in Bulgaria e l’Associazione degli scrittori bulgari.
Vive e lavora a Sofia, Bulgaria. Scrive in bulgaro e in francese.
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