Per non sentire più dolore / coltivai le buone abitudini / che ogni donna deve avere per qualità / e maschere, affinai l’udito e contemplai, / con grande riconoscenza / come la mia vita non fosse altro che un piccolo tentativo / senza alcuna conseguenza, / salvo la conseguenza stessa di sentire / che si sarebbe potuto fare qualcosa di meglio, da sempre.…
Non ci sono ricordi / Non ce ne sono mai. / Come si arriva dunque a custodire Dio in una mano, / se contempliamo fissamente il nulla / e il nulla nulla ci restituisce; / se parliamo con una terra agnostica / che si rifiuta di germinare / per non perdere la sua bellezza.…
Non è il tronco sulla mia spalla, bensì il peso della morte del tuo nome tra i suoi denti e le sue grida, oh Padre. Guarda quanti uomini devono
seguirmi e non lo sanno. Non credono che possa perdonare. Le loro donne e i loro figli cadranno in devozione ai piedi dalle colonne col desiderio di sentire questo peso che è sudore amaro insieme alle gocce di sangue che mi scorrono addosso come insetti.
Mario Morquencho (Piura, 1982) Ha vissuto tutta l’infanzia e l’adolescenza nei pressi del mare, nel suo paese natale. Terminati gli studi superiori, si è trasferito nella città dsi Trujillo dove, ha studiato da contabile. Ha iniziato a scrivere e pubblicare poesie su numerosi siti letterari. Dal 2006 vive a Lima. Ha fatto parte del…
Avanti, avanti scritture, è arrivato il vostro tempo e l’arpeggio di violino e charango, in un territorio in cui la lingua cambia ogni giorno. Io le accompagno, pronuncio lo stesso vocabolo, la differenza tra pirata e corsaro, per spargere segnatura sulle strade inzuppate e ricevere quello che scrive le sue lettere nell’aria. E nel mio movimento fondo il mio nome sulla stessa lamina d’acciaio che l’ha inscritto, lì, dove invia segnali la luce, nell’ombra, ed estraggo dai sigilli le parole che dicono di un io, di un mi dissi, di un dissi loro, di un ci dissero.
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Desinencias ¿De qué metal es tu voz? A esta hora llega el sastre del sol, volando en su bicicleta blanca, a tocar el acordeón. Yo lo acompaño, calibro la utopía del cuervo de ala blanca. Y en mi movimiento siembro médanos y corales, reparto el sueño de los peces, y disecciono del mendrugo…
Non temere le pietre / che gli eretici possono lanciare, / nel fuoco del tuo corpo / agonizzano i falò, / né la morte se ammira / il nero specchio dei tuoi capelli.…
Un giorno, mi getteranno un ciottolo contro, / in suo cadere strapperà la notte che conosco, / e quando mi ferirà al fianco, / lo sfregio sarà il vuoto tra la luce del sole e questo esile contorno, / e saprò che tutto fu in vano. / Sperare e tacere è quello che rimane. / Forse suppurerà la penombra nelle mie vertebre?…
Benggi Bedoya Rosales (Chimbote, Perù, 1986) si è laureata in Letteratura all’Università Nazionale Mayor di San Marcos. Ha organizzato il secondo concorso per poesie e racconti “Manuel Scorza”, promosso dal CELIT. Ha partecipato a diversi eventi culturali, accademici e artistici, sia a Lima che in altre province. Come studiosa e conferenziera si dedica agli…
Da oggi ogni due settimane nella nostra rubrica dedicata alla giovane poesia internazionale faremo un focus sulla poesia peruviana delle ultime generazioni; vi presenteremo i poeti presenti nell’antologia Guardando sul fieno. Rassegna di poesia peruviana recente, pubblicazione digitale dedicata ai giovani autori peruviani che hanno pubblicato negli ultimi due decenni (2000-2014), curata dal poeta Mario Pera ed edita in e-book…