Patrick Deeley, Stork/Cicogna

Stork
“Good pipe,” the Polish plumber
says. “Good pipe”, when
the elbow-bend fits into place.
These are the only words
of English he knows. And now
his boss, a farmer turned
property developer, trucks him
back from the site to where
he will drink a six-pack of beer—
in a shed, on a bale of hay.
Sleep comes; again he’ll start up
to the crowing of a cock.
Yes, if still the incongruity
of cock-crow happens
to assail the world, a stone’s throw
from the fast-food shack
and the smooth new motorway,
this is not a wonder to him.
He will wash and shave, for
a moment picture the white stork,
cumbersome as if caught
out of its natural element, jabbing
and flapping where it settles
to its nest in a tree at Jelenia Góra.
Cicogna
“Bravo tubo,” l’idraulico polacco
dice. “Bravo tubo”, quando
il sifone s’incastra al suo posto.
Sono le sole parole
che conosce dell’inglese. E ora
il suo capo, un contadino diventato
imprenditore edile, lo riporta in camion
dal posto di lavoro a dove
si scolerà una confezione di birre—
in una stalla, su una balla di fieno.
Il sonno arriva; lui ripartirà
al canto di un gallo.
Sì, se ancora capita che l’incongruenza
del canto di un gallo assalga il mondo,
il lancio di una pietra
dalla baracca del fast-food
e la superstrada nuova di zecca,
tutto questo non è strano per lui.
Si laverà e raderà, per un istante
immaginerà la cicogna bianca,
goffa come strappata al proprio
elemento naturale, beccando
e frullando dove si posa
il suo nido in un albero a Jelenia Góra*.
* Città polacca del voivodato della Bassa Slesia (N.d.T.).
Patrick Deeley, Le ossa della Creazione
Edizioni Kolibris 2010
Traduzione e introduzione di Chiara De Luca