Francesco Balsamo, Luci e animali feriti

venite conifere
odorate di treno
dal bosco il ferro del presente
venite di notte su di voi
la morte rimane in debito
lunga vita ai rettili
che percorrono l’asse di se stessi
anche questa mia immobilità
sa strisciare
e nel foglio è un solco
una lunga pausa carbonizzata
lunga vita ai rettili
che sanno stringersi alla terra come lacci
porto con me il vetro di un foglietto
un foglietto di vetro
forme di ghiaccio
vi crescono sopra
sono battiti
rallentati
nel ghiaccio l’ora
perde il ticchettio da far girare
non distingue
i minuti dai secondi
e puoi solo cedere
al sonno
per ogni morte non vista
si stringono fra loro le luci
dai letti non si guarda arrivare il giorno
ma la notte
fra le luci ci si muove come fra animali feriti
per una candela morire
è stare ritti
un po’ impettiti
come in risposta a un appello
e consumarsi così,
in una luce che da lontano
si distingue appena
morire per la candela
è sorridere a uno spigolo
in una luce superstite come una foglia
foglia che poggia casualmente
sulla tua spalla
la luce della candela può
ospitarti per un po’
chìnati molto lievemente
ed entra
eccoti fiamma all’amo
pesce piccolo esclamativo
adesso nella stanza
si cerca l’acqua
e si trova l’alfabeto
in gocce di cera
luce che bagni la testa e le mani
quieta fiamma da parete
fa’ prima che io vada
la luce delle pigre coste delle grandi foglie
dove si sorride e prende corpo
un luogo popoloso
tutto si stacca come un passo da terra
e dice volevo arrivare fino alla fine
avanti vanno solo le montagne
piene di caverne le spalle

Ph. Giampaolo De Pietro
Francesco Balsamo (Catania, 1969). Nel suo lavoro si affiancano disegno e scrittura in versi. Ha pubblicato: Appendere l’ombra a un chiodo (“7 Poeti del Premio Montale”, Crocetti 2002); Discorso dell’albero alle sue foglie (premio Sandro Penna per l’inedito 2002, Stamperia dell’Arancio 2003); Ortografia della neve (Incerti editori 2010, vincitore del premio Maria Marino 2011); Tre bei modi di sfruttare l’aria (Forme Libere 2013); Cresce a mazzetti il quadrifoglio (Ponte del Sale 2015). Ha pubblicato i libri di disegni Non copiare dagli occhi (Incerti editori 2012) e Album dei paesaggi e dei culmini (Galleria Lo Magno 2017). Alcune sue poesie sono state tradotte in polacco, finlandese, sloveno e francese, è presente in diverse antologie, riviste e blog. Dal 2003 numerose le sue partecipazioni a mostra personali e collettive.