Friedrich Hölderlin

a cura di Carmine Chiellino
An Diotima
Schönes Leben! du lebst, wie die zarten Blüten im Winter,
In der gealterten Welt blühst du verschlossen, allein.
Liebend strebst du hinaus, dich zu sonnen am Lichte des Frühlings,
Zu erwarmen an ihr, suchst du die Jugend der Welt.
Deine Sonne, die schönere Zeit, ist untergegangen
Und in frostiger Nacht zanken Orkane sich nun.
A Diotima
Dolce esistenza! Vivi, come le tenere fioriture d’inverno,
Nel mondo invecchiato fiorisci racchiusa, sola.
In amore tendi all’esterno, per soleggiarti nella luce della primavera,
Per riscaldarti in lei, cerchi la giovinezza del mondo.
Il tuo sole, l’età più bella, è tramontato
E nella notte gelida s’accapigliano uragani.
An Zimmern
Die Linien des Lebens sind verschieden,
Wie Wege sind, und wie der Berge Grenzen.
Was hier wir sind, kann dort ein Gott ergänzen
Mit Harmonien und ewigen Lohn und Frieden.
A Zimmern
Le linee della vita sono molteplici,
Sono come sentieri, e come limiti dei monti.
Ciò che qui siamo, là può completarlo un dio
Con armonie e con mercede eterna e pace.
Abschied
Wenn ich sterbe mit Schmach, wenn an den Frechen nicht
Meine Seele sich rächt, wenn ich hinunter bin,
Von des Genius Feinden
Überwunden, ins feige Grab,
Dann vergiß mich, o dann rette vom Untergang
Meinen Namen auch du, gütiges Herz! nicht mehr,
Dann erröte, die du mir
Hold gewesen, doch eher nicht!
Aber weiß ich es nicht? Wehe! du liebender
Schutzgeist! ferne von dir spielen zerreißend bald
Auf den Seiten des Herzens
Alle Geister des Todes mir.
O so bleiche dich denn, Locke der mutigen
Jugend! heute noch, du lieber als morgen mir,
… hier, wo am einsamen
Scheidewege der Schmerz mich,
Mich der Tötende niederwirft.
Commiato
Se morirò in disonore, se la mia anima non
Si vendicherà degli arroganti, quando in basso giacerò,
Vinto dai nemici
Del genio, in una vile tomba,
Allora dimenticami, oh! non salvare dal declino
Il mio nome anche tu, cuore generoso, non più,
Allora arrossisci, tu che mi sei
Stata benevola, ma meglio di no!
Che io non lo sappia? Guai! Tu mio amoroso
Spirito custode. Da te lontane già mi suonano
A strazio le corde del cuore
Tutti gli spiriti della morte.
Suvvia sbiancati infine, chioma di gioventù
Coraggiosa! Tu, già oggi, per me meglio di domani,
… qui, dove al bivio
Solitario me il dolore,
Me abbatte chi da morte.
Der Sommer
Noch ist die Zeit des Jahrs zu sehn, und die Gefilde
Des Sommers stehn in ihrem Glanz, in ihrer Milde;
Des Feldes Grün ist prächtig ausgebreitet,
Allwo der Bach hinab mit Wellen gleitet.
So zieht der Tag hinaus durch Berg und Tale,
Mit seiner Unaufhaltsamkeit und seinem Strahle,
Und Wolken ziehn in Ruh, in hohen Räumen,
Es scheint das Jahr mit Herrlichkeit zu säumen.
9. März 1940. Mit Untertänigkeit
Scardanelli
L’estate
Si può vedere ancora la stagione dell’anno, e i campi
Dell’estate sono nel loro splendore, nella loro mitezza;
Si è diffuso con rigoglio il verde del campo,
dove il ruscello di onda in onda scivola verso il basso
Così il giorno avanza per monti e per valli
Con la sua inarrestabilità e il suo splendore,
E le nuvole passano calme, negli alti spazi,
Sembra orlare l’anno di magnificenza.
Il 9 marzo 1940 Con sudditanza
Scardanelli
Das Unverzeihliche
Wenn ihr Freunde vergeßt, wenn ihr den Künstler höhnt,
Und den tieferen Geist klein und gemein versteht,
Gott vergibt es, doch stört nur
Nie den Frieden der Liebenden.
L’imperdonabile
Se dimenticate gli amici, se schernite l’artista,
e intendete per scarso e volgare lo spirito più profondo,
iddio lo perdona, ma non disturbate
giammai la pace degli amanti.
Der Winter
Das Feld ist kahl, auf ferner Höhe glänzet
Der blaue Himmel nur, und wie die Pfade gehen,
Erscheinet die Natur, als Einerlei, das Wehen
Ist frisch, und die Natur von Helle nur umkränzet.
Der Erde Rund ist sichtbar von dem Himmel
Den ganzen Tag, in heller Nacht umgeben,
Wenn hoch erscheint von Sternen das Gewimmel,
Und geistiger das weit gedehnte Leben.
L’inverno
Il campo è brullo, su una cima lontana splende
Solo il cielo blu, e come i sentieri vanno,
si mostra la natura, nella sua uniformità, un soffiare
fresco, e la natura incorniciata solo di chiarore.
La sfera terrestre è visibile dal cielo
tutto il giorno, contornata nella chiara notte,
Quando in alto appare il brulichio di stelle,
E più spirituale la vita molto tesa.
Der Zeitgeist
Die Menschen finden sich in dieser Welt zum Leben,
Wie Jahre sind, wie Zeiten höher streben,
So wie der Wechsel ist, ist übrig vieles Wahre,
Daß Dauer kommt in die verschiednen Jahre;
Vollkommenheit vereint sich so in diesem Leben,
Daß diesem sich bequemt der Menschen edles Streben.
24. Mai 1748. Mit Untertänigkeit
Scardanelli
Lo spirito del tempo
Gli uomini si ritrovano in questo mondo per la vita,
Sono come anni, come stagioni tendono più in alto,
Così com’esiste il cambiamento, c`è anche molto di vero
Che persistenza si svolge negli anni diversi;
Perfezione s’incentra così in questa vita,
Che vi consentono le nobili aspirazioni degli uomini.
24 maggio 1748. Con sudditanza
Scardanelli
Hälfte des Lebens
Mit gelben Birnen hänget
Und voll mit wilden Rosen
Das Land in den See,
Ihr holden Schwäne,
Und trunken von Küssen
Tunkt ihr das Haupt
Ins heilignüchterne Wasser.
Weh mir, wo nehm ich, wenn
Es Winter ist, die Blumen, und wo
Den Sonnenschein,
Und Schatten der Erde?
Die Mauern stehn
Sprachlos und kalt, im Winde
Klirren die Fahnen.
Metà della vita
Di pere gialle
E ricoperta di rose selvatiche
La campagna s’inclina verso il lago
Voi cigni leggiadri
E intrisi di baci
Bagnate il capo
Nella sacra acqua austera.
Me misero, dove prendo, quando
Si fa inverno, i fiori, e dove
Lo splendore del sole
E ombre della terra?
I muri si ergono
Muti e freddi, nel vento
Garriscono gli stendardi.
Das Angenehme dieser Welt…
Das Angenehme dieser Welt hab’ ich genossen,
Die Jugendstunden sind, wie lang! wie lang! verflossen,
April und Mai und Julius sind ferne,
Ich bin nichts mehr, ich lebe nicht mehr gerne!
Quanto c’è di piacevole in questo mondo…
Quanto c’è di piacevole in questo mondo, l’ho gustato,
Sono trascorse, da quanto! da quanto! le ore della giovinezza,
Aprile e maggio e luglio sono lontani,
Di me non esiste più nulla, non vivo più volentieri!
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